|
Il carnevale in Sardegna |
Mamuthones, Boes & Merdules, cavalieri della Sartiglia, strumenti musicali arcaici, dolci, vino, allegria e ancora storia, cultura e tradizioni millenarie. Questi sono gli ingredienti per il carnevale in Sardegna. Un carnevale diverso da tutti gli altri, un carnevale che resiste invariato da secoli.
Il programma prevede ogni giorno la visita ad un paese diverso, dove si potrà conoscere ed apprezzare la diversità del carnevale dell'entroterra della Sardegna.
Fruibilità per persone diversamente abili: buona su alcune parti dell'itinerario, sufficiente su altre.
Difficoltà: nessuna
Interesse: culturale, naturalistico, storico, gastronomico.
Durata: 7 giorni, 6 notti (compresi i giorni di arrivo e partenza)
Trattamento: 6 ½ pensioni in hotel 3 stelle superiore.
Numero minimo partecipanti: 8
Numero massimo partecipanti: 60
Trasferimento: fuoristrada Land Rover 110/minibus/pullman GT.
|
PROGRAMMA
1° GIORNO: ARRIVO E SISTEMAZIONE IN HOTEL
Mattina: trasferimento e sistemazione in hotel/agriturismo/B&B a Gavoi nel cuore dell'isola. Visita del centro storico e di alcune botteghe artigiane. Pomeriggio: visita guidata al museo del costume a Nuoro. Cena in ristorante e serata libera.
2° GIORNO: SOS TUMBARINOS DE GAVOI
Giornata dedicata al paese di Gavoi e delle sue usanze carnevalesche: gli strumenti musicali arcaici costruiti da abili artigiani locali, le maschere, le pietanze locali ed i dolci tipici. Cena in ristorante e serata libera.
3° GIORNO: TOUR CULTURALE NEI PAESI DELLA BARBAGIA
Durante la giornata si potranno visitare alcuni paesi dell'entroterra Barbaricino dove si potrà capire l'origine delle maschere tradizionali. Visita dei laboratori artigianali dove vengono intagliate le maschere di legno e confezionati i vestiti tradizionali. Visita di alcuni importanti siti archeologici del periodo nuragico. Cena in agriturismo e serata libera.
4° GIORNO: SOS BUNDOS
Visita del paese dei Bundos (Demoni) vestiti con i tradizionali abiti di orbace ed una grande maschera di sughero, adornata di possenti corna. Gli strumenti che i demoni si portano appresso sono gli utensili utilizzati dagli agricoltori, tridenti di legno e contenitori di sughero che contengono spighe di grano. Curioso il rituale durante la loro esibizione in pubblico. Cena in ristorante e serata libera.
5° GIORNO: MAMUTHONES
E sicuramente la maschera più conosciuta fra tutte quelle della Sardegna, ma rimane sempre affascinante e misteriosa. Diverse sono le spiegazioni delle sue origini e del curioso rituale che i Mamuthones e sos Issohadores praticano lungo le vie del paese di Mamoiada. Visita dei laboratori artigianali e di alcuni siti archeologici. Cena in ristorante e serata libera.
6° GIORNO: BOES & MERDULES
Altre due affascinanti ed intriganti maschere della Barbagia. Su Merdule porta la maschera umana, il nome significa “ mere” padrone e “ ule” bue: padrone del bue. Sos Boes indossano una maschera con lunghe corna e portano sulla spalla un fardello di campanacci. Su Boe rappresenta l'animale che si ribella al padrone, quest'ultimo con un bastone o una frusta di cuoio affligge pesanti colpi all'animale. Cena in ristorante e serata libera.
7° GIORNO: THURPOS
Sos Thurpos che significa cieco. Avvolti in pesanti cappotti di orbace nero con il cappuccio calato sugli occhi e pochi campanacci legati alla vita. I loro volti sono resi neri ed irriconoscibili dalla fuliggine ottenuta da sughero bruciato. Durante la sfilata, tentano di sporcare anche le facce degli spettatori, sostenendo che porta fortuna. La parte culminante della manifestazione è la cattura, i Thurpos individuano una vittima nel pubblico, la inseguono, la catturano, la prendono di peso e la obbligano a offrire da bere a tutti.
|