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Survivalk
camminare, esplorare, scoprire |
La sopravvivenza é il sapersi adattare ad ogni luogo e in qualsiasi situazione, il saper vivere senza comodità e con delle difficoltà da superare.
L'avventura é la "sopravvivenza volontaria". E' avventura anche un trekking in montagna, se si parte senza la tenda, il cibo e l'acqua .
Un grande maestro del survival descrive con queste parole l'arte del sopravvivere:
“Le doti necessarie per sopravvivere sono innumerevoli: esse variano dalla capacità di adattamento alla rapidità e sicurezza nella decisione; dall'ostinazione all'autocontrollo; dall'efficienza fisica e psichica all'insaziabile desiderio di continuare a vivere comunque nonostante una situazione di disagio; dall'allenamento ad una vita disagevole alla accettazione di situazioni difficili; dall'abilità manuale nel procurarsi il cibo o costruire un riparo allo spirito di adattamento nell'alimentazione. Tutto questo é importante, ma una sola é la dote indispensabile per sopravvivere: la volontà.”
(Palkiewicz).
I corsi di sopravvivenza, esplorazione ed avventura si tengono all'interno dell'area del Parco Naturale del Gennargentu in provincia di Nuoro, nelle sub regioni della Barbagia e dell'Ogliastra, la parte più selvaggia e incontaminata della Sardegna.
Boschi impenetrabili costituiti da lecci plurisecolari e macchia mediterranea, uniti alle aspre montagne della catena del Gennargentu e dei Supramontes e le falesie a picco sul turchese mare della costa orientale, sono il nostro terreno di prova.
I dislivelli variano dagli 800 m del campo base, ai 1834 m di punta La Marmora ai 0 m . del recupero a mare (discesa in corda doppia da una falesia di 50 m e recupero con il gommone). Non esistono itinerari predisposti o segnati dall'uomo, ma solamente boschi, garighe, ruppi, canyon, laghi e fiumi da attraversare, utilizzando al meglio le tecniche acquisite e riscoprendo la straordinaria capacità che ognuno di noi cela nella parte più remota dell'inconscio, dimenticata da secoli, da millenni. l'istinto della sopravvivenza.
Per la buona riuscita dei corsi preferiamo non dare informazioni dettagliate sulle prove e sui possibili percorsi da affrontare.
Il campo base è situato presso un terreno privato in località Gusana a Gavoi, un piccolo paese nel cuore della Barbagia in provincia di Nuoro, a poche centinaia di metri dall'omonimo lago, teatro di alcune delle prove da mettere in atto, dopo aver acquisito le giuste tecniche per affrontarle.
I corsi possono variare dai 2 -3 -5 -7 giorni, tutto dipende dalla disponibilità e dal grado di preparazione fisica del singolo partecipante o del gruppo.
La quantità di tecniche che verranno impartite sono subordinate alla durata del corso, in ogni caso il partecipante potrà scegliere alcune delle discipline proposte.
Equipaggiamento personale
I partecipanti dovranno portare al seguito:
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scarpe da trekking
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pantaloni lunghi e corti
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ricambio di biancheria
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coltello multi uso (tipo Svizzero).
Tutta l'attrezzatura tecnica, i viveri, le imbarcazioni ed i mezzi fuoristrada per i transfer, verranno messi a disposizione dall'organizzazione.
I nostri corsi di sopravvivenza insegnano ai partecipanti tutte le tecniche per affrontare diverse situazioni in casi di emergenza.
Di seguito alcuni esempi di attività praticate dalla nostra scuola: Costruzione e superamento del ponte Tibetano;
Realizzazione ed utilizzo di una teleferica per il superamento
di ostacoli;
Costruzione di una zattera e attraversamento di un lago;
Guado di un torrente;
Attraversamento in corda doppia e singola di un canyon;
Discesa da rupi in corda;
Discesa da una falesia in corda doppia e recupero via mare
in gommone;
Orientamento e lettura delle carte senza strumenti
(bussola, altimetro, G.P.S.)
Marcia notturna;
Ricerca dell'acqua;
Ricerca del cibo;
Accensione del fuoco;
Realizzazione di un bivacco;
Riconoscimento piante;
Riconoscimento tracce ed animali.
LE DIECI REGOLE BASE PER LA SOPRAVVIVENZA
Mai svolgere attività turistiche/sportive da soli, tipo:
trekking, scalate, pesca, caccia, campeggio, kayak...
Vestirsi in modo appropriato alle condizioni che si devono
affrontare.
Portare sempre l'equipaggiamento di base: coltello, fiammiferi
e fischietto.
Riconoscere i propri limiti fisici e le capacità tecniche prima
di affrontare determinate imprese.
Conoscere, almeno a grandi linee, la zona dove si è diretti.
Portare carta e bussola e saperli usare.
Comportarsi con prudenza valutando i rischi.
Lasciare sempre il programma degli spostamenti in luoghi
facilmente individuabili.
Avere piena fiducia in se stessi e molta autostima.
Non rinunciare mai al raggiungimento dell'obbiettivo prefissato.
SEGNALAZIONI IN MONTAGNA
I segnali standardizzati per la richiesta di soccorso in montagna sono:
Con fischi o lampi nello spazio:
Per la chiamata: 6 fischi o 6 lampi nello spazio di 1 minuto; dopo un minuto di intervallo ricominciare la chiamata.
Per la risposta: 3 fischi o 3 lampi in 1 minuto per avere la risposta da parte dei soccorritori, ripetuti dopo 1 minuto di silenzio.
Con le braccia:
Tutte e due le braccia alzate: serve aiuto
Un solo braccio alzato: non serve aiuto
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